- djoko2014Nuovo arrivato
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Presentazione e approccio iniziale
Gioco da circa 5mesi (lezioni in4), ma le mie lacune sono pari alla mia passione, quindi eccomi qui.
Complimenti per il forum, farò il possibile per non essere ridondante con le migliaia di questioni
già affrontate, sperando comunque di rendermi parte attiva.
Dando un’occhiata veloce ai vs. post tecnici e incrociandoli con il mio primaticcio approccio,
vi riassumo il cocktail che ne esce fuori: provo a giocare a dx con eastern in close, al centro
con semiwestern neutral, a sinistra quasi western open (o rovescio back/top).
Sono fuori strada o è un mix condivisibile? - Grazie in anticipo per le eventuali risposte.
- kingkongyVeterano
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Re: Presentazione e approccio iniziale
Quindi, benvenuto in questa gabbia di matti.
Facciamo dei passettini per volta perché mi piace tanto che ti sei messo a scartabellare come un matto le pagine tecniche.
Vorrei fare però una premessa, che per me è davvero importante: noi, qui, si chiacchiera e non si "insegna", al limite si "suggerisce" o ci si fa venire delle idee (spesso balzane). Chi decide veramente e che insegna è il tuo maestro.
Pertanto, in caso di "contrasto" di visione...vince lui, per definizione.
Veniamo a quel concetto parecchio tosto che è la relazione tra stance e impugnatura.
Per "stance" intendiamo: la disposizione del corpo nell'eseguire il movimento di colpire la palla (swing). In poche parole è come ti metti per colpire.
Per "impugnatura" intendiamo: come tieni in mano la racchetta per eseguire quello swing.
Stance, impugnatura e swing sono legatissimi. La rottura di questo matrimonio è nella natura "indeterminabile" del cervello umano: c'è chi sbaglia sistematicamente, chi interpreta creativamente, chi non ci capisce una fava, chi è un genio e fa quel che vuole.
Tecnicamente, all'inizio, non si affronta questo tema perché è veramente "tosto". Quello che si fa, invece, è di assecontare il più possibile la predisposizione del "bipede" e offrirgli dei punti di riferimento "fissi" per partire. Quindi un po' istinto, un po' esperienza e un po' buon senso.
Se tu fossi un bambino di 9 anni...ti avrebbero dato la racchetta in mano e ti avrebbero detto per un mese "cerca di prenderla" (la palla).
Essendo tu...oltre i 12 anni, ti hanno dato la racchetta in mano, te l'hanno messa in posizione e ti han detto ugualmente "cerca di prenderla".
Se il maestro è uno veloce e i bipedi (voi quattro, i Quattro dell'Ave Maria) sufficientemente svegli...oltre a tener in mano la racchetta vi ha detto anche a spanne come correr incontro alla palla e prenderla a sberle. Ok?
Come sei con i piedi, rispetto alla direzione della palla, si chiama stance. La posizione dei piedi è importante perché è la "piattaforma di tiro”.
Visto che le immagini son sempre le stesse…ecco cosa pubblicano qui (fatto bene da Tennistecnica): [Devi essere iscritto e connesso per vedere questo link]
Pertanto rivedi con attenzione quello che hai affermato prima, ragionaci e poi ne discutiamo.
Anche per le impugnature prendiamo a prestito un lavoro già fatto: [Devi essere iscritto e connesso per vedere questo link] e, come noterai, nella colonna di destra, son descritte tutte le altre impugnature per altri swing (servizio, rovescio a una mano, rovescio a due mani).
Insomma, ci son 4 stance di base per dritto, un paio per il rovescio, due o tre per il servizio (dipende dai punti di vista) e un’infinità di soluzione intermedie. Per le impugnature idem: con un’infinità di soluzioni intermedie.
Quando avrai finito il corso e, magari speso qualche annetto sui campi…ti auguro di saper giocare con tutti gli stance e tutte le impugnature. Chi fa agonistica DEVE saperlo fare.
Ma, campione o principiante, ognuno ha il proprio swing naturale (preferito) con quello stance, quella impugnatura e quel modo di muovere la racchetta.
Vedi quindi - per adesso - di introdurre il minor numero possibilile di variabili al tuo swing, soprattutto ora che stai imparando. Semplificati al massimo le cose e cerca di non fissare errori bensì alcuni passaggi cardine. La scelta di un maestro è l’ideale e non temere: fai sempre domande e fatti spiegare tutto! Guadagnerai tempo prezioso e ti aiuterà tantissimo a capire "i perché del tennis”.
- PintiaFedelissimo
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Re: Presentazione e approccio iniziale
- nanobabbo8672Veterano
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Re: Presentazione e approccio iniziale
in che cosa ti sei messo djoko...
auguri!
- djoko2014Nuovo arrivato
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Re: Presentazione e approccio iniziale
sempre seguito e ben aggiornato, complimenti per la tempestività e la pazienza!
grazie per i benvenuto, tra l’altro sono proprio novizio dei forum in generale.
mi alleno da 5mesi, ma non ero completamente vergine, da autodidatta ho fatto
una decina di pseudopartite, e 6anni fa un corso flash di gruppo (circa 8lezioni), tant’è
che i link proposti (grazie) li avevo già letto, così come circa il 50% dei vs. post tecnici.
kk condivido la tua ampia risposta su tutti i punti: questo spazio è spassoso e utile,
ma il mio maestro è il mio unico guru, e di fatti non chiedo a lui lumi fuori tema su
impugnature e/o stance, né tantomeno mi autoproclamo all’altezza di queste varianti.
tuttavia da un pò, questi automatismi mi sorgono spontanei (sindrome da tennis tv?)
e quindi se sono a dx mi attengo e ricerco la eastern in posizione close (come da lezioni),
ma se sono a centro campo, d’istinto resto più aperto e giro l’impugnatura di un tocco.
ovviamente la mia principale attenzione attualmente è rivolta ad altri deficit di base :
(es. focus pallina, fluidità movimento (swing?), appoggio sulle gambe, finale etc etc..)
ma volevo cmq il vs parere in merito alla scelta di consolidare questa abitudine ai cambi.