Libro "Lo zen e l'arte di giocare a tennis"
- DrDivagoVeterano
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Libro "Lo zen e l'arte di giocare a tennis"
Perché la mente e le emozioni influenzano in maniera così determinante i nostri risultati? Come possiamo neutralizzare le forze negative e raggiungere il successo? Grazie a cosa possiamo esprimere il nostro massimo potenziale? Dopo aver incontrato la filosofia di Osho, il tennista Romano Agam Bernardini ne applica benefici e insegnamenti al gioco del tennis, che in queste pagine diventa metafora di ogni sfida che la vita ci propone. Leggendo questo libro scoprirai: come controllare la mente e le emozioni; tecniche e gli esercizi di rilassamento e di concentrazione; cosa fare prima e durante la partita; chi sono i veri avversari; come prepararsi atleticamente e quale alimentazione seguire per giocare in maniera ottimale a tennis.
D'accordo con @agambernardini, l'autore del bel libro "Lo zen e l'arte di giocare a tennis", apro questo thread. Buona conversazione!
agambernardini ha scritto:ciao a tutti, una domanda per provocare una bella discussione. Diciamo la verità, a parte che con lo Zen giochiamo soprattutto per divertirci, a tutti piace anche vincere, tirare bei colpi e giocare bene.
La domanda da un milione di dollari è: Cosa ci fa giocare bene, tirare bei colpi e quindi di conseguenza vincere?
In attesa delle vostre risposte un saluto pieno di simpatia a tutti, ciao e a presto, Agam
- incompetennisAssiduo
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Re: Libro "Lo zen e l'arte di giocare a tennis"
Credo che una persona quando scrive un libro, fa un film, apre uno studio ecc. pubblicizza il tutto con lo scopo di vendere la sua opera o i suoi servizi. Non credo che ci sia nulla di male a riconoscerlo e nulla di male a farlo con i mezzi opportuni: Stampa, TV , passaparola ed anche forum come questo.
Il mio esempio è chiaro; io non conoscevo né il libro né l'autore mentre ora, grazie a questo 3d, li conosco e conoscendoli è ovvio che scatta la curiosità di saperne di più con tutti gli annessi e connessi. Che poi sia un piacere parlare di tennis non tecnicamente ma "mentalmente" con una persona come l'autore del libro non lo metto in dubbio.
Non insinuo nulla e non devo stare attento a quello che dico perché non ho insinuato alcunché e sto sempre attento a quello che dico per una semplice ragione di rispetto che ho sempre dato . La frase " di sicuro so cosa fa felice Agam: vendere il suo libro" deve essere presa come una battuta che comunque corrisponde (ovviamente) a realtà, ed anche qui non vedo cosa ci sia di male . Come dire l'utile e il divertevole possono benissimo convivere ...
Non cerco conferme né voglio creare discussioni (dalle quali sono sempre stato alla larga). Fate conto che non abbia detto niente.
- Marcotop65Veterano
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Re: Libro "Lo zen e l'arte di giocare a tennis"
A me interessa avere spunti per migliorare il mio tennis : puo' essere la Head con il suo Graphene, puo' essere Mario con i suoi consigli sulle corde, puo' essere il sig. Agam con le sue considerazioni.
L'importante e' che io ne sappia fare tesoro, sempre pronto a mettere in discussione me stesso e quello che affronto.
- agambernardiniNuovo arrivato
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Re: Libro "Lo zen e l'arte di giocare a tennis"
A incompetennis invece m viene da dire che un'altra delle regole più importanti dello Zen è che quando si parla degli altri, soprattutto se si danno giudizi su chi non si conosce, in realtà stiamo parlando solo ed esclusivamente di noi stessi.
Vorrei comunque fare un'altra proposta. La prima volta abbiamo iniziato il dibattito con una domanda teorica; credo che se ne avete voglia ora potete raccontarmi episodi reali che vi accadono quando giocate, soprattutto in partita, così possiamo trovare insieme le soluzioni migliori e cosa fare nelle diverse situazioni che ci troviamo ad affrontare in campo.
Ciao a tutti e ……naturalmente comprate il libro……….Agam
- incompetennisAssiduo
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Re: Libro "Lo zen e l'arte di giocare a tennis"
Ad Agam, che saluto cordialmente, vorrei chiedere quand'è che avrei dato "giudizi su chi non si conosce" e ringraziarlo per avermi messo a corrente di una elle regole più importanti dello Zen. Anzi direi di lasciare perdere .... Non voglio passare per un polemico ed auguro ad Agam ( e non sto scherzando) un buon futuro.agambernardini ha scritto:ciao a tutti, ringrazio nikix91 e spero che il libro ti piaccia.
A incompetennis invece m viene da dire che un'altra delle regole più importanti dello Zen è che quando si parla degli altri, soprattutto se si danno giudizi su chi non si conosce, in realtà stiamo parlando solo ed esclusivamente di noi stessi.
Vorrei comunque fare un'altra proposta. La prima volta abbiamo iniziato il dibattito con una domanda teorica; credo che se ne avete voglia ora potete raccontarmi episodi reali che vi accadono quando giocate, soprattutto in partita, così possiamo trovare insieme le soluzioni migliori e cosa fare nelle diverse situazioni che ci troviamo ad affrontare in campo.
Ciao a tutti e ……naturalmente comprate il libro……….Agam
- agambernardiniNuovo arrivato
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Re: Libro "Lo zen e l'arte di giocare a tennis"
Spero che tutto questo sia servito ad iniziare una nuova amicizia e credo sia possibile visto che siamo qui a parlarne.
Ciao e a presto, Agam
- incompetennisAssiduo
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Re: Libro "Lo zen e l'arte di giocare a tennis"
P.S. Visto che ho il braccino corto e non compro il tuo libro come faccio a battere i "regolaristi" che mi rovinano sempre? (Ehi battuta fu !!! )..
Ciao
- Marcotop65Veterano
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Re: Libro "Lo zen e l'arte di giocare a tennis"
Mi ricordo un paio di domeniche fa : palleggio con un altro socio per un'ora, belle palle tese colpite con altrettanta sicurezza, ci fanno anche i complimenti, e poi nelle due ore successive di doppio una catastrofe ! Sembravo il gemello alle prime armi...:
- RobbycAssiduo
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Re: Libro "Lo zen e l'arte di giocare a tennis"
Io vorrei chiedere, come si fa a combattere il senso di inferiorità rispetto ad un avversario... anche e soprattutto quando non lo si è mai visto e solo in base alla classifica... ma pure con persone che si conoscono... io mi blocco totalmente a volte...non sono tranquillo e sbaglio molto più del normale... anche su palle facili...
Grazie
- agambernardiniNuovo arrivato
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Re: Libro "Lo zen e l'arte di giocare a tennis"
Ma ora passiamo alla discussione: mi avete fatto subito la domanda giusta: perché giochiamo bene in palleggio e male in partita? Su questo argomento potrei parlare all'infinito, ma iniziamo a gettare le prima basi.
Quello che accade quando inizia la partita è che si attiva un programma della mente che ci dice che dobbiamo vincere, fare vincenti ad ogni colpo, oppure ci emozioniamo, abbiamo paura di perdere o di vincere e chi più ne ha più ne metta. Tutti i tennisti conoscono questi sintomi. Cosa si può fare? La prima cosa da capire è che noi non siamo la nostra mente, quindi possiamo decidere di cambiare programma e usarne uno che ci aiuta invece che farci giocare male. Lo so che è difficile per noi occidentali accettare questo, ma sperimentate con quello che vi dico e poi fatemi sapere. Appena entrate in campo iniziate a fare un esercizio di attenzione; suggerisco campo-su e poi quando siete stanchi magari limitatevi a guardare la palla fino a che tocca le corde poi ricominciate. Vedrete quasi subito che quando sbagliate l'errore, che si manifesta come uno sbaglio tecnico, dipende invece dal fatto che non avete fatto l'esercizio bene, non eravate attenti, pensavate ad altro. Tutto il lavoro che faccio sul campo con i miei allievi è di far si che si rendano conto che quando sbagliano è perché un pensiero negativo si è inserirò fra loro e l'esercizio di attenzione.
Cominciate a sperimentare questo e fatemi sapere come va; ci stiamo addentrando in un mondo affascinante e misterioso ma che vale davvero la pena di esplorare: il nostro inconscio, che determina, senza che ce ne rendiamo conto, le nostre azione e i nostri comportamenti anche in campo e ci fa sbagliare colpi facili che mai avremmo sbagliato in allenamento.
Ciao e a presto, Agam
- Marcotop65Veterano
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Re: Libro "Lo zen e l'arte di giocare a tennis"
Non ho capito cosa si intende " campo-su " ....
- pink floydVeterano
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Re: Libro "Lo zen e l'arte di giocare a tennis"
non hai letto il libroMarcotop65 ha scritto:"
Non ho capito cosa si intende " campo-su " ....
e' la cosa che ci si ricorda di piu'
- Marcotop65Veterano
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Re: Libro "Lo zen e l'arte di giocare a tennis"
( comunqueil libro lo compro domani, cosí ho tutto il fine settimana per assimilarlo sul campo...)
- ronweltyVeterano
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Re: Libro "Lo zen e l'arte di giocare a tennis"
- DrDivagoVeterano
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Re: Libro "Lo zen e l'arte di giocare a tennis"
E' un esercizio di concentrazione: palleggiate focalizzando lo sguardo esclusivamente sulla traiettoria della pallina, dite ad alta voce "campo" quando tocca il vostro campo e "su" quando la colpite.
- Sman79Frequentatore
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Re: Libro "Lo zen e l'arte di giocare a tennis"
sto leggendo il libro che trovo interessante. Non l'ho ancora finito ma sono arrivato alla parte degli esercizi. Appunto campo-su. Ma faccio molta fatica a fare l'esercizio, soprattutto quando lo scambio si fa più concitato. L'ho sperimentato nelle ultime due occasioni, quindi magari è troppo presto per farlo con continuità. E' un mio problema di concentrazione o più o meno è così per tutti?
Grazie e complimenti per il libro
- nanobabbo8672Veterano
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Re: Libro "Lo zen e l'arte di giocare a tennis"
- Marcotop65Veterano
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Re: Libro "Lo zen e l'arte di giocare a tennis"
- nanobabbo8672Veterano
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Re: Libro "Lo zen e l'arte di giocare a tennis"
si può anche dire cippa-lippa!!!
- agambernardiniNuovo arrivato
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Re: Libro "Lo zen e l'arte di giocare a tennis"
Fare campo-su sempre non è facile soprattutto all'inizio e farlo con continuità viene col tempo. Soprattutto se lo scambio si fa veloce anche io cambio e guardo la palla fino a che tocca le corde e non giro subito la testa per veder dove va, come fa Federer!!!!!!
Comunque voglio condividere una mia esperienza. Ieri ho giocato con un mio amico veterano come me anche lui maestro di tennis. Fra noi c'è una bella rivalità e non ci piace perdere quando giochiamo insieme. Lui ha una bella battuta e un gran dritto con cui fa molti punti da fondo, per cui il mio pensiero fisso era:" Non giocargli sul dritto" e con mia grande sorpresa e frustrazione i miei colpi andavano tutti verso il suo dritto. Eravamo 2-0 per lui e palla del 3-0 quando mi sono fermato e mi sono chiesto: "cosa stai facendo? Stai giocando lui, la tua attenzione è tutta su di lui. Torna a giocare la palla e a guardarla fino a che tocca le corde!!!!" E' finita 6-3 3-1 per me.
Questo è il lavoro principale da fare: appena vediamo che la nostra attenzione si sposta su un qualunque elemento esterno, torniamo a fare l'esercizio di attenzione che abbiamo scelto e che possiamo cambiare a piacimento a seconda della situazione che stiamo affrontando. L'attenzione va allenata continuamente, anche quando non giochiamo: mentre camminiamo mettiamo l'attenzione sul camminare ecc. ecc.
Ciao e a presto e attendo altri contributi, Agam
- agambernardiniNuovo arrivato
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Re: Libro "Lo zen e l'arte di giocare a tennis"
Ciao e in attesa di altre domande un salutone a tutti, Agam
- RobbycAssiduo
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Re: Libro "Lo zen e l'arte di giocare a tennis"
- agambernardiniNuovo arrivato
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Re: Libro "Lo zen e l'arte di giocare a tennis"
- Marcotop65Veterano
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Re: Libro "Lo zen e l'arte di giocare a tennis"
E comunque, nel corso dello scambio, quando la pallina esce dal mio spazio aereo visivo, cosa o chi dovrei osservare ?
- RobbycAssiduo
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Re: Libro "Lo zen e l'arte di giocare a tennis"
Ottimo Grazie! credo che anche per questo (oltre che per gli esercizi di attenzione) ci voglia tanta pratica....agambernardini ha scritto:ciao, capisco che non sempre si riesce a vedere l'altro come un compagno, ma l'idea è quella di non giocare contro qualcuno, di non metter tutta l'attenzione sul nostro avversario, ma su quello che facciamo noi, sulla preparazione, sul gioco di gambe e sul finale del colpo e guardare la palla fino a che tocca le corde. Spesso ai miei allievi dico di giocare come se stessero giocando contro il muro, come se il loro campo finisse alla rete. Naturalmente un giocatore sa dove indirizzare la palla, conosce o scopre subito i punti deboli dell'avversario, ma non spostare mai l'attenzione sull'altra parte del campo. Stai centrato e rilassato e fai l'esercizio di attenzione che hai scelto. La mente è sempre in cerca di qualcosa al di fuori di noi su cui spostare la nostra attenzione. Il nostro lavoro è riportarla qui e ora su quello che stiamo facendo noi. Spero di averti aiutato con questo che ti dico; fammi sapere come va nelle prossime partite. Ciao un saluto a tutti e buon divertimento mentre guardate la palla!!!!! Agam
Ok Proverò!
- OspiteOspite
Re: Libro "Lo zen e l'arte di giocare a tennis"
Aggiungo: se riesci a farlo in allenamento in modo continuo è già un ottimo risultato, farlo in partita è molto più difficile e richiede molto più tempo, nel mio caso dopo circa un anno di lavoro ci riesco solo a tratti.
- agambernardiniNuovo arrivato
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Re: Libro "Lo zen e l'arte di giocare a tennis"
Oggi ho giocato con un socio del mio club con cui non avevo mai giocato e so che gioca bene e tutti mi dicevano, stai attento è molto difficile giocarci contro. In palleggio non ho notato nessun punto debole, sbagliava poco o niente e non capivo se aveva meglio il dritto o il rovescio. Allora mi sono detto, quale migliore occasione per mettere tutta la mia attenzione sulla palla, guardarla fino a che tocca le corde e vedere cosa succede: ho giocato una partita quasi perfetta e ho vinto 6-1 3-1 senza nessuna fatica e nessuna tensione. Viva l'attenzione e lo Zen, ciao a tutti, Agam