Il tennis dei poveri
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Re: Il tennis dei poveri
kingkongy ha scritto:FedEx ha scritto:kingkongy ha scritto:Mai fatto il Maestro... Hehehehe
Ma avevi appena (non volendo) detto il contrario!!!!
Insegno gratis a quelli che mi sono simpatici.
Ma i miei sono consigli: i maestri veri sono altri e io non sono Maestro Fit.
Faccio altro di professione e pago le tasse! Perché ci credo.
OK, ok...
Io ti sto simpatico vero??
Perchè qualche consiglio "dal vivo" non mi dispiacerebbe diciamo, ecco...
- gio2012Veterano
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Re: Il tennis dei poveri
la lettura dell'articolo a mio avviso ha lasciato spazio a due interpretazioni che non sono in opposizione.. la prima è riassunta da Ace e da KK, e la condivido (storie di sacrificio di appassionati ad uno sport con attenzione al fatto che sarebbero comunque facoltosi quindi non è che facciano proprio pena ma la passione si capisce e si comprende), ... la seconda è quella che ho provato a postare l'altro giorno cercando appunto di rispondere alla domanda di KK "ma l'articolo è autolesionista..." ... mi sono interrogato parecchio su sta storia, ovvero a cosa cavolo viene in mente ad un giornalista dell'area stampa della FIT di postare un articolo del genere che scoraggerebbe a perseguire la professione??? io mi sono dato una risposta e l'ho condivisa, non ne ho viste altre anche se mi farebbe piacere vederle: per me l'articolo punta ad ottenere più soldi per il tennis sfruttando le storie di sacrificio che racconta, è stato messo su un sito ufficiale, rappresenta a tutti gli effetti un comunicato. Siete d'accordo o no? ognuno di voi può scegliere.
cosa c'entra li resto? mah, la questione è che se è vera l'affermazione sugli intenti dell'articolo ne deriverebbe un quadro difficile (a me e a quanto pare ad altri) da condividere... ovvero che dobbiamo tutti sostenere l'intento dell'articolo quando sappiamo benissimo (e KK ha confermato) che non esiste nessuna struttura/organizzazione atta a garantire che io maggiori fondi sarebbero accessibili in relazione al talento e non alle proprie possibilità economiche.
Non c'è altro, la storia dell'evasore è stata aggiunta visto che i soldi che servirebbero a far imparare i talenti finirebbero ovviamente in tasca ai maestri e qualcuno ha sostenuto che sono spesso evasori, quindi si può sostenere che se questi non pagano le tasse perchè dovrebbero ricevere più soldi? anche qui ognuno è ovviamente libero...
Ah, non dobbiamo colpevolizzare gli abbienti, KK ci tiene a sta storia e posso ribadire che non è mai stata scritta nè pensata, anche perché chi scrive potrebbe esserlo o no?
cosa facciamo piangiamo tutti insieme la prossima volta che un italiano qualsiasi perde una partita al primo turno di un ITF? andiamo a Lourdes?
- kingkongyVeterano
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Re: Il tennis dei poveri
Perché chi non ha problemi economici continua a non averli anche da "non campione" e chi, invece, si sacrifica e/o sacrifica altri, e' destinato a un "non futuro".
L'intento di chi scrive potrà esser stato più o meno epico e l'editore più o molto meno credibile: ciò è ininfluente perché le parole son sacchi vuoti e ognuno li riempie del significato che vuole. E' ininfluente perché non vedo eroi e non vedo gigolo da terra rossa: vedo solo un grande vuoto. E amando il tennis (tanto) mi fa male il cuore.
Circa le tecniche di comunicazione Fit preferisco non esprimermi: lo faccio solo per soldi. Segue fattura 60 gg.
- gio2012Veterano
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Re: Il tennis dei poveri
si può certamente usare l'articolo come avevi detto, concordo. Io ci aggiungo il mio sdegno per li vero intento di battere cassa per cercare di colmare il vuoto senza modificare le regole: per me non è accettabile, dormirò lo stesso, ma spero che chi si occupa di comunicazione per professione possa aiutare altri a capire cosa ha in testa un giornalista con un articolo, non ho la pretesa di essere seguito, la questione da un punto di vista di tecnica di comunicazione non è per tutti, senza offendere, così come io non riuscirò mai a giocare tennis in modo decente...
- kingkongyVeterano
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Re: Il tennis dei poveri
"Compresi quelli offensivi di andare a scrivere su altri siti o espressioni varie in stile fingerpointing"??? Mi spieghi questa frase? Io non ci arrivo.
Se vuoi parlare di tecnica della comunicazione, prego. Volentieri.
Però non capisco dove vuoi arrivare perché - limite mio - non comprendo quello che dici.
Se ti va spiegalo pure qui, altrimenti scrivimi in PM.
Boh???
- gio2012Veterano
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Re: Il tennis dei poveri
ah... mi pare ci sia un altro articolo sul sito FIT... aiutoooooo
- kingkongyVeterano
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Re: Il tennis dei poveri
- Zagreus60Fedelissimo
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Re: Il tennis dei poveri
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Re: Il tennis dei poveri
Zagreus60 ha scritto: Il tennis è uno sport d'élite come il golf, verissimo.
Be', uno sport che ha milioni di praticanti (avevo fatto una piccola indagine di mercato, per un progetto software e i numeri sono impressionanti) non mi pare che rientri nel novero degli sport d'élite...
- gio2012Veterano
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Re: Il tennis dei poveri
... vista la democrazia se qualcuno non è d'accordo mi permetto di segnalare che può chiedere la revisione di wikipedia che ricordo non è il libro delle verità universali, riflette solo quello che noi vogliamo che venga tramandato...
... ah si, io penso sia d'elite: costo di un corso di atletica bisettimanale al mese: 30€, tennis di gruppo: 150€, da solo almemo 240€... ovvio una volta imparato mica devi spendere tanto... parlando di statistiche il più costoso è diventato lo sci e caspita ma chi telo fa fare a sciare visto che anche le statistiche sugli incidenti sono in aumento vertiginoso?
... ma di sta storia che è d' élite che ci facciamo? ci blocca dal giocare e divertirci? o è bloccante per la crescita di talenti italiani da tifare?
- kingkongyVeterano
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Re: Il tennis dei poveri
Cit, "Nel [Devi essere iscritto e connesso per vedere questo link] fu fondata la Federazione italiana, ma rimase sempre uno sport d'élite almeno fino al dopoguerra."
L'agonismo e' da élite... Questo si' ed è il grande rammarico di chi ama questo sport.
- Zagreus60Fedelissimo
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Re: Il tennis dei poveri
- kingkongyVeterano
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Re: Il tennis dei poveri
Non consiglierei volentieri a un ragazzino di 13 anni di darsi al tennis agonistico: e' un mutuo e rischia di perdersi anche con la scuola e la vita...
- wetton76Fedelissimo
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Re: Il tennis dei poveri
kingkongy ha scritto:Non consiglierei volentieri a un ragazzino di 13 anni di darsi al tennis agonistico: e' un mutuo e rischia di perdersi anche con la scuola e la vita...
Se però il ragazzino incomincia a dare 6-0 6-0 a tutti i coetanei e a quelli più grandi, i circoli non si fanno avanti per prendere il campioncino? Ripeto deve dare 6-0 6-0 a TUTTI.
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Re: Il tennis dei poveri
kingkongy ha scritto:Ma va Luigi!! È chiaro cosa intendessi. Diciamo che per l'avviamento qualcosa di buono e' stato fatto ma tutte le fantasie e i soldi spesi per le varie scuole - a mio avviso - non hanno portato ne' a risultati di rilievo ne' a un cambio di passo.
Non consiglierei volentieri a un ragazzino di 13 anni di darsi al tennis agonistico: e' un mutuo e rischia di perdersi anche con la scuola e la vita...
Io invece lo consiglierei. Piuttosto che perdere tempo con scuola e università per aspettare il giorno della disoccupazione, si fa un bel concorso per diventare maestro fit, e inizia a guadagnare i bei soldini
- gio2012Veterano
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Re: Il tennis dei poveri
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Re: Il tennis dei poveri
gio2012 ha scritto:... in zona i maestri iniziano a lamentarsi di avere pochi allievi... magari a Roma è diverso,
Io parlo di Roma e dintorni perchè è la realtà che conosco meglio, ma ti assicuro che quelli che hanno "pochi allievi" si fanno comunque le loro 6/7 lezioni al giorno (quelli che ne hanno tanti anche il doppio). In compenso conosco molta gente in possesso di laurea da tempo disoccupata o in cassa integrazione
- wetton76Fedelissimo
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Re: Il tennis dei poveri
Adolfo ha scritto:Io invece lo consiglierei. Piuttosto che perdere tempo con scuola e università per aspettare il giorno della disoccupazione, si fa un bel concorso per diventare maestro fit, e inizia a guadagnare i bei soldini
Oggi purtroppo è vero che nemmeno un titolo di studio in ingegneria garantisce un posto di lavoro sicuro, ci vogliono anche in questo settore un po' di fortuna e le conoscenze giuste ...
Tornando al tennis, mi ricordo che in una intervista Renzo Furlan, parlando della scuola italiana, sottolineava come qui l'educazione fisica ("lo sport") viene vista come una materia che sottrae del tempo al vero studio, infatti non esiste in Italia l'impostazione dei college americani, dove almeno c'è la possibilità di praticare uno sport a livello agonistico e contemporaneamente ricevere una borsa di studio per accedere a prestigiose università ...
Qui in Italia invece se si appartiene alla lobby che conta si và avanti nella vita e nel lavoro, altrimenti si và in malora ...
- MARIO966Veterano
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Re: Il tennis dei poveri
Adolfo ha scritto:kingkongy ha scritto:Ma va Luigi!! È chiaro cosa intendessi. Diciamo che per l'avviamento qualcosa di buono e' stato fatto ma tutte le fantasie e i soldi spesi per le varie scuole - a mio avviso - non hanno portato ne' a risultati di rilievo ne' a un cambio di passo.
Non consiglierei volentieri a un ragazzino di 13 anni di darsi al tennis agonistico: e' un mutuo e rischia di perdersi anche con la scuola e la vita...
Io invece lo consiglierei. Piuttosto che perdere tempo con scuola e università per aspettare il giorno della disoccupazione, si fa un bel concorso per diventare maestro fit, e inizia a guadagnare i bei soldini
Hai ragione spesso la cultura non paga come dovrebbe. In ogni modo il sacrificio fisico è ben diverso da quello mentale, il primo ti "usura mooolto di più. Penso che ognuno deve sceglire la sua strada, anche se è difficile, poi i risultati arriveranno.
- gio2012Veterano
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Re: Il tennis dei poveri
chi studia oggi in ingegneria deve mettere in conto che potrebbe doversi trasferirsi all'estero entro i 32 anni per un lavoro che lo appaghi, ma non è per tutti, ci va fegato... ma Mario ha centrato nel segno: ad ognuno la sua strada...
- riccardinoFedelissimo
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Re: Il tennis dei poveri
wetton76 ha scritto:
Tornando al tennis, mi ricordo che in una intervista Renzo Furlan, parlando della scuola italiana, sottolineava come qui l'educazione fisica ("lo sport") viene vista come una materia che sottrae del tempo al vero studio, infatti non esiste in Italia l'impostazione dei college americani, dove almeno c'è la possibilità di praticare uno sport a livello agonistico e contemporaneamente ricevere una borsa di studio per accedere a prestigiose università ...
.
Direi proprio che, tra tutte le schifezze che sono state perpetrate nei confronti della scuola italiana, manca solo questa e poi potremo affermare di aver preso il peggio da tutti...
Sai come funzionano quelle borse di studio? E perché le assegnano?
Ci mancano solo altri laureati analfabeti... Ci sono altri modi per incentivare lo sport, molti dei quali già espressi in questo thread.
- wetton76Fedelissimo
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Re: Il tennis dei poveri
riccardino ha scritto:wetton76 ha scritto:
Tornando al tennis, mi ricordo che in una intervista Renzo Furlan, parlando della scuola italiana, sottolineava come qui l'educazione fisica ("lo sport") viene vista come una materia che sottrae del tempo al vero studio, infatti non esiste in Italia l'impostazione dei college americani, dove almeno c'è la possibilità di praticare uno sport a livello agonistico e contemporaneamente ricevere una borsa di studio per accedere a prestigiose università ...
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Direi proprio che, tra tutte le schifezze che sono state perpetrate nei confronti della scuola italiana, manca solo questa e poi potremo affermare di aver preso il peggio da tutti...
Sai come funzionano quelle borse di studio? E perché le assegnano?
Ci mancano solo altri laureati analfabeti... Ci sono altri modi per incentivare lo sport, molti dei quali già espressi in questo thread.
Se non sbaglio il nostro Davide Sanguinetti ha fatto proprio così, studiando in un college americano e diventando poi un tennista professionista ... andando a cercare nel passato un certo McEnroe vinse il titolo NCAA nel 1978 con l'università di Stanford ...
Il problema delle università italiane e della scuola in generale, non è lo sport, ma la classe insegnante ... lo scadimento come sappiamo è avvenuto dopo il '68 ...
Cmq il discorso di Furlan non è proprio campato in aria ... lui ad esempio parlava anche della Francia, dove nelle scuole favoriscono in qualche modo la conoscenza dello sport ...
- riccardinoFedelissimo
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Re: Il tennis dei poveri
wetton76 ha scritto:
Il problema delle università italiane e della scuola in generale, non è lo sport, ma la classe insegnante ... lo scadimento come sappiamo è avvenuto dopo il '68 ...
Mah, anche la classe dirigente non scherza mica.
O le lauree biennali le hanno inventate i docenti?
Cmq il discorso di Furlan non è proprio campato in aria ... lui ad esempio parlava anche della Francia, dove nelle scuole favoriscono in qualche modo la conoscenza dello sport ...
Il modello francese è tutt'un'altra cosa. E forse anche, in qualche misura, applicabile da noi.
Il modello USA è, a mio avviso, da evitare come la peste.
- ace59Veterano
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Re: Il tennis dei poveri
eh si , e poi non ci sono piu' le mezze stagioni
venezia e' bella ma non so se ci abiterei ....
mah
- wetton76Fedelissimo
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Re: Il tennis dei poveri
ace59 ha scritto:... lo scadimento come sappiamo è avvenuto dopo il 68
eh si , e poi non ci sono piu' le mezze stagioni
venezia e' bella ma non so se ci abiterei ....
mah
cmq in quello che ho detto c'è un fondo di verità ... subito dopo il '68 ha preso la laurea anche gente che avrebbe dovuto abbandonare l'università e che poi è diventata la futura classe insegnante ... oggi invece quelli che aspirano a diventare docenti nelle scuole sono bloccati da concorsi che escono col contagocce e che sono molto ma molto selettivi, percui c'è poco ricambio tra i docenti ...
- Zagreus60Fedelissimo
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Re: Il tennis dei poveri
Quotone! Grande Ace!ace59 ha scritto:... lo scadimento come sappiamo è avvenuto dopo il 68
eh si , e poi non ci sono piu' le mezze stagioni
venezia e' bella ma non so se ci abiterei ....
mah
Parliamo di tennis, va'!