Tornei e psicologia il mistero del rovescio
- TurbolzVeterano
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Tornei e psicologia il mistero del rovescio
Qualcuno mi sa spiegare per cortesia questa cosa misteriosa? Ho un buon rovescio liftato ma, in torneo, al primo punto, mi si resetta la parte del cervello dove e' immagazzinato il colpo.
NON LO GIOCO PIU' . Solo rovescio tagliato.
Aiutatemiiiiiiii!!!!Cosa succede?Capita solo a me????
- OspiteOspite
Re: Tornei e psicologia il mistero del rovescio
- Nalba92Utente attivo
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Re: Tornei e psicologia il mistero del rovescio
Turbolz ha scritto:Buongiorno a tutti.
Qualcuno mi sa spiegare per cortesia questa cosa misteriosa? Ho un buon rovescio liftato ma, in torneo, al primo punto, mi si resetta la parte del cervello dove e' immagazzinato il colpo.
NON LO GIOCO PIU' . Solo rovescio tagliato.
Aiutatemiiiiiiii!!!!Cosa succede?Capita solo a me????
Non preoccuparti, ci sono anch'io!
Non che in allenamento faccia sfraceli con il mio rovescio coperto, ma perlomeno la butto di là.
- TurbolzVeterano
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Re: Tornei e psicologia il mistero del rovescio
- KmoreVeterano
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Re: Tornei e psicologia il mistero del rovescio
- defe88Fedelissimo
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Re: Tornei e psicologia il mistero del rovescio
- TurbolzVeterano
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Re: Tornei e psicologia il mistero del rovescio
Kmore ha scritto:...no ... rassegnati
C'e sempre una speranza
- TurbolzVeterano
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Re: Tornei e psicologia il mistero del rovescio
defe88 ha scritto:secondo me è che come me in allenamento lo giochi tranquillamente e in partita male....mentre in allenamento dovremmo giocarlo divinamente e in partita tranquillamente
Mi sa di si. Forse dovrei sbatterci la testa in allenamento. Pagare un palleggiatore e fare ore ed ore di rovesci
Contemporaneamente cercare di dimenticare il tagliato in partita...alla fine quando poi non si tocca si impara a nuotare no?
- Zagreus60Fedelissimo
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Re: Tornei e psicologia il mistero del rovescio
- TurbolzVeterano
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Re: Tornei e psicologia il mistero del rovescio
Zagreus60 ha scritto:Credo che il problema sia quello di non preoccuparsi troppo se sbagli. Talvolta in torneo si ha troppa paura di fare gratuiti... e si finisce per farne a decine, giocando per giunta corto e male! Comincia col rovescio in top, se proprio ti accorgi che non va alterna, senza rinunciare del tutto.
Grazie del suggerimento
- GMBUtente attivo
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Re: Tornei e psicologia il mistero del rovescio
in queste condizioni giocare un top è praticamente impossibile.
- mattiaajduetreVeterano
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Re: Tornei e psicologia il mistero del rovescio
Prova ad arrivare al torneo in anticipo con un amico....ti fai dare a mano qualche palla che in top di rovescio da fondo campo dovrai sparare letteralmente contro il telone senza che tocchi il campo... poi palleggi un poco ovviamente solo in top.
Ripeti qualche volta la sequenza e poi..... vai a vincere!
Grazie per la cortesia
- longjohnUtente attivo
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Re: Tornei e psicologia il mistero del rovescio
Una piccola spiegazione me la so dare, anche se non riesco a uscirne.
Il rovescio a una mano (ancor più del dritto secondo me) necessita di un buon appoggio sulle gambe, in particolare la gamba più avanzata (destra per i destri).
Generalmente l'ansia tende a far irrigidire le gambe ed ecco perchè si iniziano a sparare rovesci in top ovunque, perdita di fiducia e quindi ... back , garanzia di remata anche in condizioni di equilibrio non proprio ottimale.
Tutto IMHO ovviamente
- OspiteOspite
Re: Tornei e psicologia il mistero del rovescio
- kingkongyVeterano
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Re: Tornei e psicologia il mistero del rovescio
- mano de piedraFrequentatore
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Re: Tornei e psicologia il mistero del rovescio
Turbolz ha scritto:Buongiorno a tutti.
Qualcuno mi sa spiegare per cortesia questa cosa misteriosa? Ho un buon rovescio liftato ma, in torneo, al primo punto, mi si resetta la parte del cervello dove e' immagazzinato il colpo.
NON LO GIOCO PIU' . Solo rovescio tagliato.
Aiutatemiiiiiiii!!!!Cosa succede?Capita solo a me????
Tranquillo..è un problema comune per tutti i "monomani" su cui influiscono sia fattori tecnico-tattici che psicologici. Ci siamo passati un po' tutti.
Sul piano tecnico non ti posso consigliare granchè ma deduco dal tuo "liftato" che usi una discreta rotazione e questo è sicuramente indice di buona consistenza del colpo (consistenza=giocare la palla di là e in campo).
Il fatto che usi molto (o quasi sempre..) il back, è indice che in partita preferisci manovrare, piazzare la palla, e questo è un aspetto tattico comune: nella gran parte dei casi lo slice è un colpo che ti garantisce più precisione (direzione+profondità). Se hai queste caratteristiche anche con il colpo coperto e nonostante ciò non lo usi, il meccanismo è subito svelato ed è una questione sia tecnica e che psicologica.
Mi spiego meglio..per giocare il rovescio coperto a una mano devi "garantire" al colpo un maggior equilibrio sugli appoggi dei piedi rispetto alla esecuzione in back. In altre parole devi essere più coordinato mentre con il back è più facile "compensare" con il braccio/polso. Questo ti costa più attenzione (concentrazione) sulla parte inferiore del corpo ed è il motivo per cui in allenamento (dove pensi esclusivamente a te stesso) lo giochi più facilmente che in partita (dove pensi all'avversario e a dove tirare la palla).
Di certo con il back corri di meno e hai più tempo per "rientrare". Il problema è che, se non giochi rasoiate vicino alla riga, ti trovi sempre ad essere pressato su quel colpo. Usalo tranquillamente in manovra ma magari inizia a giocare il top quando ti pressano (lo so, sembra un controsenso..): questo di darà fiducia anche per giocarlo in altre sitazioni.
Spero di esserti stato utile..
- matador66Veterano
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Re: Tornei e psicologia il mistero del rovescio
Ottimo, quoto in pieno!!mano de piedra ha scritto:Turbolz ha scritto:Buongiorno a tutti.
Qualcuno mi sa spiegare per cortesia questa cosa misteriosa? Ho un buon rovescio liftato ma, in torneo, al primo punto, mi si resetta la parte del cervello dove e' immagazzinato il colpo.
NON LO GIOCO PIU' . Solo rovescio tagliato.
Aiutatemiiiiiiii!!!!Cosa succede?Capita solo a me????
Tranquillo..è un problema comune per tutti i "monomani" su cui influiscono sia fattori tecnico-tattici che psicologici. Ci siamo passati un po' tutti.
Sul piano tecnico non ti posso consigliare granchè ma deduco dal tuo "liftato" che usi una discreta rotazione e questo è sicuramente indice di buona consistenza del colpo
(consistenza=giocare la palla di là e in campo).
Il fatto che usi molto (o quasi sempre..) il back, è indice che in partita preferisci manovrare, piazzare la palla, e questo è un aspetto tattico comune: nella gran parte dei casi lo slice è un colpo che ti garantisce più precisione (direzione+profondità). Se hai queste caratteristiche anche con il colpo coperto e nonostante ciò non lo usi, il meccanismo è subito svelato ed è una questione sia tecnica e che psicologica.
Mi spiego meglio..per giocare il rovescio coperto a una mano devi "garantire" al colpo un maggior equilibrio sugli appoggi dei piedi rispetto alla esecuzione in back. In altre parole devi essere più coordinato mentre con il back è più facile "compensare" con il braccio/polso. Questo ti costa più attenzione (concentrazione) sulla parte inferiore del corpo ed è il motivo per cui in allenamento (dove pensi esclusivamente a te stesso) lo giochi più facilmente che in partita (dove pensi all'avversario e a dove tirare la palla).
Di certo con il back corri di meno e hai più tempo per "rientrare". Il problema è che, se non giochi rasoiate vicino alla riga, ti trovi sempre ad essere pressato su quel colpo. Usalo tranquillamente in manovra ma magari inizia a giocare il top quando ti pressano (lo so, sembra un controsenso..): questo di darà fiducia anche per giocarlo in altre sitazioni.
Spero di esserti stato utile..
Esattamente quello che penso!
- abracadabra78Veterano
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Re: Tornei e psicologia il mistero del rovescio
ehhh....in realta' non e' completamente immagazzinato.....sta ancora nello sgabuzzino! ...cmq anche in qualche finale lim 4.1 succede di vedere solo back di rovescio,quindi stai tranquillo!....a dir la verita' anche il signor feliciano lopez che e' un professionista va avanti praticamente solo a back...anche la signorina roberta vinci conosce solo il rovescio in back e ce ne sono altri tra i professionisti.....probabilmente,pur essendo dei pro,nessuno gliel'ha insegnato decentemente da piccoli,quindi adesso nn lo tirano mai perche' non sono sicuri del colpoTurbolz ha scritto:Buongiorno a tutti.
Qualcuno mi sa spiegare per cortesia questa cosa misteriosa? Ho un buon rovescio liftato ma, in torneo, al primo punto, mi si resetta la parte del cervello dove e' immagazzinato il colpo.
NON LO GIOCO PIU' . Solo rovescio tagliato.
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- Nalba92Utente attivo
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Re: Tornei e psicologia il mistero del rovescio
mano de piedra ha scritto:Tranquillo..è un problema comune per tutti i "monomani" su cui influiscono sia fattori tecnico-tattici che psicologici. Ci siamo passati un po' tutti.
Sul piano tecnico non ti posso consigliare granchè ma deduco dal tuo "liftato" che usi una discreta rotazione e questo è sicuramente indice di buona consistenza del colpo (consistenza=giocare la palla di là e in campo).
Il fatto che usi molto (o quasi sempre..) il back, è indice che in partita preferisci manovrare, piazzare la palla, e questo è un aspetto tattico comune: nella gran parte dei casi lo slice è un colpo che ti garantisce più precisione (direzione+profondità). Se hai queste caratteristiche anche con il colpo coperto e nonostante ciò non lo usi, il meccanismo è subito svelato ed è una questione sia tecnica e che psicologica.
Mi spiego meglio..per giocare il rovescio coperto a una mano devi "garantire" al colpo un maggior equilibrio sugli appoggi dei piedi rispetto alla esecuzione in back. In altre parole devi essere più coordinato mentre con il back è più facile "compensare" con il braccio/polso. Questo ti costa più attenzione (concentrazione) sulla parte inferiore del corpo ed è il motivo per cui in allenamento (dove pensi esclusivamente a te stesso) lo giochi più facilmente che in partita (dove pensi all'avversario e a dove tirare la palla).
Di certo con il back corri di meno e hai più tempo per "rientrare". Il problema è che, se non giochi rasoiate vicino alla riga, ti trovi sempre ad essere pressato su quel colpo. Usalo tranquillamente in manovra ma magari inizia a giocare il top quando ti pressano (lo so, sembra un controsenso..): questo di darà fiducia anche per giocarlo in altre sitazioni.
Spero di esserti stato utile..
E io che in teoria dovrei essere bimane?!?!?!
PS Saluti concittadino
- TurbolzVeterano
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Re: Tornei e psicologia il mistero del rovescio
A questo punto credo abbiate tutti un po ragione. Probabilmente non ho cosi immagazzinato il colpo, mi irrigidisco in partita con le gambe e non vado a cercare la palla (anche perche' mi focalizzo sull'avversario) ....cmq domani un'ora di palleggi di rovescio con un 2.8 e giovedi in torneo, a parte attaccando per venire a rete divieto assoluto di back
- Hammer72Veterano
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Re: Tornei e psicologia il mistero del rovescio
PS non ho ancora passato un turno...
- longjohnUtente attivo
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Re: Tornei e psicologia il mistero del rovescio
Turbolz ha scritto:Ragazzi ringrazio tutti.
A questo punto credo abbiate tutti un po ragione. Probabilmente non ho cosi immagazzinato il colpo, mi irrigidisco in partita con le gambe e non vado a cercare la palla (anche perche' mi focalizzo sull'avversario) ....cmq domani un'ora di palleggi di rovescio con un 2.8 e giovedi in torneo, a parte attaccando per venire a rete divieto assoluto di back
Che bello leggere il forum, ti rendi conto che NON SEI SOLO NELLA DISGRAZIA
Tema palleggi con un 2.8 ...
Da anni "palleggio" con un 2.4 che agli annali giocò anche un match contro Nole...
A tratti "mi guardo" e sembro un fenomeno: ritmo altissimo, palla pesantissima, rotazioni mai viste, etc etc
Peccato che poi il giorno dopo becco 6-1 dal ragazzino che gioca da un anno e tira una seconda di servizio col secondo rimbalzo.... nel quadrato del servizio, un dritto che se c'è vento torna indietro e un rovescio che se giochi sotto il pallone leva le ragnatele
Ovviamente questo perchè un conto è giocare colpendo palle pesanti il giusto tutte con lo stesso angolo e velocità, un conto è rincorrere avanti e indietro palle senza peso
Mi piace troppo la sensazione di "palleggio" col seconda e continuo ad elargire palanche, che messe insieme potevo farmi un mese da zio Nick Bollettieri, però razionalmente parlando la cosa va bene solo se vuoi "tarare" il colpo, ma per avanzare e vincere match penso che sia di gran lunga meglio "nuotare" nella melma dei quarta, più bassi sono meglio è
- Hammer72Veterano
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Re: Tornei e psicologia il mistero del rovescio
longjohn ha scritto:Turbolz ha scritto:Ragazzi ringrazio tutti.
A questo punto credo abbiate tutti un po ragione. Probabilmente non ho cosi immagazzinato il colpo, mi irrigidisco in partita con le gambe e non vado a cercare la palla (anche perche' mi focalizzo sull'avversario) ....cmq domani un'ora di palleggi di rovescio con un 2.8 e giovedi in torneo, a parte attaccando per venire a rete divieto assoluto di back
Che bello leggere il forum, ti rendi conto che NON SEI SOLO NELLA DISGRAZIA
Tema palleggi con un 2.8 ...
Da anni "palleggio" con un 2.4 che agli annali giocò anche un match contro Nole...
A tratti "mi guardo" e sembro un fenomeno: ritmo altissimo, palla pesantissima, rotazioni mai viste, etc etc
Peccato che poi il giorno dopo becco 6-1 dal ragazzino che gioca da un anno e tira una seconda di servizio col secondo rimbalzo.... nel quadrato del servizio, un dritto che se c'è vento torna indietro e un rovescio che se giochi sotto il pallone leva le ragnatele
Ovviamente questo perchè un conto è giocare colpendo palle pesanti il giusto tutte con lo stesso angolo e velocità, un conto è rincorrere avanti e indietro palle senza peso
Mi piace troppo la sensazione di "palleggio" col seconda e continuo ad elargire palanche, che messe insieme potevo farmi un mese da zio Nick Bollettieri, però razionalmente parlando la cosa va bene solo se vuoi "tarare" il colpo, ma per avanzare e vincere match penso che sia di gran lunga meglio "nuotare" nella melma dei quarta, più bassi sono meglio è
io pure una volta a settimana o 15 gg palleggio con un 2.7 ex 2.3 che mi dà anche consigli tecnici e quando il ritmo sale e ogni volta tengo di + mi dice BRAVO OO e io credo di poterle andare a suonare a "quasi" tutto il mio circolo, immaginando me che al prossimo torneo FIT passo un turno dopo l'altro sino ai quarti x impegnarmi....
MA al primo l'ometto sui 60 con una oversize da 235gr mi gioca palle sporche o campanile appaggiondosi a quei pochi dritti che riesco a spingere su quelle palle e mi ritrovo ad aver perso 6.4 / 6.4
- martiAssiduo
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Re: Tornei e psicologia il mistero del rovescio
Hammer72 ha scritto:longjohn ha scritto:Turbolz ha scritto:Ragazzi ringrazio tutti.
A questo punto credo abbiate tutti un po ragione. Probabilmente non ho cosi immagazzinato il colpo, mi irrigidisco in partita con le gambe e non vado a cercare la palla (anche perche' mi focalizzo sull'avversario) ....cmq domani un'ora di palleggi di rovescio con un 2.8 e giovedi in torneo, a parte attaccando per venire a rete divieto assoluto di back
Che bello leggere il forum, ti rendi conto che NON SEI SOLO NELLA DISGRAZIA
Tema palleggi con un 2.8 ...
Da anni "palleggio" con un 2.4 che agli annali giocò anche un match contro Nole...
A tratti "mi guardo" e sembro un fenomeno: ritmo altissimo, palla pesantissima, rotazioni mai viste, etc etc
Peccato che poi il giorno dopo becco 6-1 dal ragazzino che gioca da un anno e tira una seconda di servizio col secondo rimbalzo.... nel quadrato del servizio, un dritto che se c'è vento torna indietro e un rovescio che se giochi sotto il pallone leva le ragnatele
Ovviamente questo perchè un conto è giocare colpendo palle pesanti il giusto tutte con lo stesso angolo e velocità, un conto è rincorrere avanti e indietro palle senza peso
Mi piace troppo la sensazione di "palleggio" col seconda e continuo ad elargire palanche, che messe insieme potevo farmi un mese da zio Nick Bollettieri, però razionalmente parlando la cosa va bene solo se vuoi "tarare" il colpo, ma per avanzare e vincere match penso che sia di gran lunga meglio "nuotare" nella melma dei quarta, più bassi sono meglio è
io pure una volta a settimana o 15 gg palleggio con un 2.7 ex 2.3 che mi dà anche consigli tecnici e quando il ritmo sale e ogni volta tengo di + mi dice BRAVO OO e io credo di poterle andare a suonare a "quasi" tutto il mio circolo, immaginando me che al prossimo torneo FIT passo un turno dopo l'altro sino ai quarti x impegnarmi....
MA al primo l'ometto sui 60 con una oversize da 235gr mi gioca palle sporche o campanile appaggiondosi a quei pochi dritti che riesco a spingere su quelle palle e mi ritrovo ad aver perso 6.4 / 6.4
Ma infatti il primo salto di qualità del tennista di quarta è rappresentato nell'imparare a spingere la palla che ti recapita l'ometto con l'oversize.
appoggiarsi alla palla tesa del maestro o dell'ex 2.3 che ti fa palleggiare fornendoti una palla pesante ma comunque costante è sicuramente più facile.
il mio maestro dice che serve tutto:quindi ben vengano anche i tornei sociali con l'ultra60enne che ci fa dannare.
io sto cercando di variare un pò gli avversari proprio per abituarmi a tutto:dal corridore pallettaro che ti rimanda sempre indietro tutto, all'affettatore vintage, dallo spinnatore nadaliano (vabbè sto esagerando...), al buon terza che mi concede un'ira del suo tempo.
inutile dire che quando esco dal campo ho sensazioni diverse positive o negative a seconda dell'avversario e della palla che mi ha fornito
- VeteranoVeterano
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