Esiste ancora il tennista da rete?
- incompetennisAssiduo
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Esiste ancora il tennista da rete?
Qualche giorno addietro ho avuto il piacere di rivedere la finale del R.G. 1976 tra Panatta e Solomon. A parte il piacere di rivedere un avvenimento quasi unico per lo sport italiano si notava proprio la differenza tra due scuole: quella di Panatta, attaccante ad oltranza e quella di Solomon, classico fondocampista pallettaro. Praticamente a quei tempi e forse fino al tempo di Edberg e in parte Sampras c'erano da una parte i tennisti quasi serve and volley e dall'altra i tennisti come Lendl, Borg che facevano della regolarità la loro forza e magari una categoria di mezzo dove Connors e Agassi trovavano spazio . Chi non ricorda Wimbledon e tutte quelle partite ad un colpo; sempre a prendere la rete anche sulla seconda palla ed addirittura non era raro che il grande Borg ogni tanti si concedesse una divagazione nei pressi di zone non appartenenti al suo tennis. Oggi noto che la figura del tennista che prende la via della rete è praticamente scomparsa; ci sarebbe il solo Gasquet tra i primi 10 ed onestamente a ben guardare non è che ci sia da scialare fino al 100° posto. I tennisti che vengono considerati più attaccanti di altri, più che altro scendono a rete per chiudere un punto praticamente già conquistato con la palla precedente e per questo è sempre più difficile applaudire volèè spettacolari. Probabilmente uno dei motivi sarà dato dal fatto che con racchette sempre più performanti, in grado di tirare mazzate, è più facile passare l'avversario di turno. Non solo, penso che, essendo i tennisti moderni assai più preparati atleticamente, per prenderti il punto con una volèè devi chiuderla estremamente bene se no resti alla mercé della risposta dell'avversario. Ormai la palla viaggia velocissima ed infatti la figura del vecchio "pallettaro" praticamente è estinta; possiamo parlare di attaccanti fondocampisti e del resto i vari Djokovic, Murray lo confermano. Onestamente non so se sia più spettacolare oggi o una volta,; il mio cruccio è che non credo rivedremo mai un Edberg o un Becker o un Mc Enroe ed anche un Connors, tutta gente che dava spettacolo non solo tennistico. Ormai, come in molti sport, il fine giustifica i mezzi. Ho appena finito di vedere alcune partita del Bonfiglio, tutti a stare a fondo e sparare, che monotonia. Già a 16 anni non si divertono neanche più... Come già detto: il fine giustifica i mezzi .. e così sia.
- SuperGeoAssiduo
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Re: Esiste ancora il tennista da rete?
Risposta: no.
Chi segue il tennis dagli anni 70 è stato sicuramente viziato sotto questo aspetto, basterebbe vedere una qualsiasi finale di wimbledon di allora e una degli ultimi tempi.
Avete mai notato dove solo le zone rovinate dell'erba allora e invece ora?
- RaffusVeterano
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Re: Esiste ancora il tennista da rete?
SuperGeo ha scritto:Domanda: esiste ancora un tennista da rete?
Risposta: no.
Chi segue il tennis dagli anni 70 è stato sicuramente viziato sotto questo aspetto, basterebbe vedere una qualsiasi finale di wimbledon di allora e una degli ultimi tempi.
Avete mai notato dove solo le zone rovinate dell'erba allora e invece ora?
beh io sono classe '81 e sono stato ben educato (e non viziato) lo stesso...
- MARIO966Veterano
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Re: Esiste ancora il tennista da rete?
il Llodra che ho visto io è un kamikaze serve e scende a rete e mi piace proprio per questo, comunque il gioco è cambiato in relazione agli atrezzi e alla preparazione atleticaAdolfo ha scritto:il problema dell'andare a rete per i pro oggi non è solo legato alla velocità del passante che ti arriva, ma anche alla velocita di palla di chi attacca che non ha nemmeno il tempo di prendere la rete prima che l'avversario abbia già colpito la palla rischiando di rimanere nella classica terra di nessuno.
Insomma con l'aumento generalizzato della velocità di palla (propria e dell'avversario), non compensato da un proporzionale aumento della velocità di spostamento sul campo, ormai il gioco a rete non paga più, infatti anche i puristi come Llodra e Stephanek attaccano solo quando ne hanno la possibilità, non si gettano certo in avanti all'arma bianca
- AndrasFedelissimo
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Re: Esiste ancora il tennista da rete?
prima della scelta OSCENA del rallentamento delle superfici ne sarebbe comunque valsa la penaace59 ha scritto:esiste il bigfoot ? il mostro di lockness ? no
nemmeno giocatori di serve & volley
vai tu a rete con degli energumeni di due metri armati di mazze spaziali che lanciano granate atomiche
oppure tennisti quasi umani , tipo Murray , che ti spara una risposta che la vedi solo al replay di Game Set & Mats alla sera
mi sa che , appena mollano Llodra e Spepaneck , il s&v lo vedrai solo al circolo nel doppietto dei pensionati
di più: il progresso dei materiali avrebbe esaltato la spettacolarità dello scontro tecnico tra gli "attaccanti da fondo campo" ed i "volleatori"
non mi son certo preso degli applausi quando l'ho detto in passato ma lo ripeto: prima che trasformassero l'erba di Wimbledon nell'attuale "erba battuta" in buon Nadal col piffero che portava a casa due trofei all'All England Club, gli andava grassa se arrivava agli ottavi di finale
con l'attuale "erba battuta" a disposizione pure Lendl avrebbe coronato il suo sogno-ossessione di vincere Wimbledon
mentre sulle superfici attuali se Edberg fosse nato 20 anni dopo ed avesse giocato alla Edberg (mi permetto di rammentare: sempre S&V su entrambe le palle di servizio anche al Roland Garros) probabilmente sarebbe si e no entrato nei primi 100
dimmi tu se ti sembra una cosa sensata........ciao
- SuperGeoAssiduo
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Re: Esiste ancora il tennista da rete?
Andras ha scritto:prima della scelta OSCENA del rallentamento delle superfici ne sarebbe comunque valsa la pena
di più: il progresso dei materiali avrebbe esaltato la spettacolarità dello scontro tecnico tra gli "attaccanti da fondo campo" ed i "volleatori"
non mi son certo preso degli applausi quando l'ho detto in passato ma lo ripeto: prima che trasformassero l'erba di Wimbledon nell'attuale "erba battuta" in buon Nadal col piffero che portava a casa due trofei all'All England Club, gli andava grassa se arrivava agli ottavi di finale
con l'attuale "erba battuta" a disposizione pure Lendl avrebbe coronato il suo sogno-ossessione di vincere Wimbledon
mentre sulle superfici attuali se Edberg fosse nato 20 anni dopo ed avesse giocato alla Edberg (mi permetto di rammentare: sempre S&V su entrambe le palle di servizio anche al Roland Garros) probabilmente sarebbe si e no entrato nei primi 100
dimmi tu se ti sembra una cosa sensata........ciao
D'accordo al 100%. In nome di una presunta spettacolarizzazione (anzi televisivazione) hanno banalizzato il S&V riducendolo a pochissima cosa. Se voglio vedere bordate da fondo campo non guardavo Wimbledon, di sicuro. Ora invece cosa cambia rispetto agli AusOpen? O IndianWells?
- incompetennisAssiduo
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Re: Esiste ancora il tennista da rete?
La si pennella col bostik ?
- AndrasFedelissimo
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Re: Esiste ancora il tennista da rete?
SuperGeo ha scritto:
D'accordo al 100%. In nome di una presunta spettacolarizzazione (anzi televisivazione) hanno banalizzato il S&V riducendolo a pochissima cosa. Se voglio vedere bordate da fondo campo non guardavo Wimbledon, di sicuro. Ora invece cosa cambia rispetto agli AusOpen? O IndianWells?
Hai l'aria di essere stato un tifoso di Lendl (com'ero anch'io all'epoca): ti ricordi quando rinunciava a Parigi per preparare meglio Wimbledon? Quando mise assieme con ore e ore di allenamento quel passante di rovescio in backspin che di fatto utilizzava solo all'All England Club? Il tennis su erba era letteralmente uno sport a se, tant'è che la massima di Clerici era "bisogna colpire la palla al volo perché se la fai rimbalzare solo il Cielo sa cosa succede!".
Ti dirò di più, a quei tempi tornei come Flushing Meadows erano a detta di tutti una sorta di "compromesso perfetto" in cui né gli "attaccanti da fondo" come Ivan né i "re della rete" come Edberg partivano svantaggiati. Ora che pure a New York la superficie è stata rallentata si assiste ai soliti tristi spettacoli ove chi ha più fisico la porta a casa.
Voglio dire, tanto di cappello (parlando del fisico che serve per vincere) ma lo spettacolo è diventato un ricordo sempre più lontano.
incompetennis ha scritto:Ma come si fa a rallentare l'erba?
La si pennella col bostik ?
Spero tu non stia mettendo in discussione un fatto conclamato come l'avvenuto rallentamento delle superfici inclusa l'erba
su come ci siano riusciti son sicuro che su questo Forum c'è gente eccezionalmente più ferrata di me per spiegartelo
- VeteranoVeterano
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Re: Esiste ancora il tennista da rete?
- incompetennisAssiduo
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Re: Esiste ancora il tennista da rete?
A questo punto spero che qualcuno me lo spieghi !!
- VeteranoVeterano
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Re: Esiste ancora il tennista da rete?
incompetennis ha scritto:Andras, la mia era ovviamente una battuta ma effettivamente non riesco a capire come si faccia a rallentare una superficie come l'erba.
A questo punto spero che qualcuno me lo spieghi !!
Facile basta cambiare il tipo di fondo di terriccio e la qualita' dell erba,ti sorprenderesti nel vedere come risponde la pallina,a secondo del miscuglio che usano.
- Konrad63Veterano
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Re: Esiste ancora il tennista da rete?
Paolo se ben ricordi, la volta scorsa con invocazioni stile "sciamano fai da te", avevo preservato i due campi da una pioggia certa e, a parte il fulmine caduto nel campo di papaveri, siamo riusciti a giocare.... inizio a "riscaldarmi" per domani...Paoloraz ha scritto:aspetto smetta di piovere, cappericchio!!
- silvan66Assiduo
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Re: Esiste ancora il tennista da rete?
Il tennis è proprio cambiato, io ritornerei a giocare con le racchette di legno e chi non ce la fà non è il suo sport....( scherzo naturalmente)
Buon tennis a tutti
- PaolorazUtente attivo
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Re: Esiste ancora il tennista da rete?
incompetennis ha scritto:Andras, la mia era ovviamente una battuta ma effettivamente non riesco a capire come si faccia a rallentare una superficie come l'erba.
A questo punto spero che qualcuno me lo spieghi !!
Hanno cambiato il tipo di erba, quella attuale (in realtà è una miscela di erbe) è tagliata più alta e ha il 'fusto' che cresce più robusto e meno inclinato...praticamente così la palla schizza meno, rimbalzando più alta e più lenta...un po' come i campi in cemento: quelli 'finiti = pitturati' più rugosi (tipo US Open o Aus Open) sono più lenti perchè la palla viene più 'trattenuta', quindi non schizza e rimbalza più alta perdendo forza e velocità, quelli finiti 'lucidi' sono mooooolto più veloci
- CesareVeterano
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Re: Esiste ancora il tennista da rete?
incompetennis ha scritto:Andras, la mia era ovviamente una battuta ma effettivamente non riesco a capire come si faccia a rallentare una superficie come l'erba.
A questo punto spero che qualcuno me lo spieghi !!
Oltre a quanto giustamente scritto da Veterano, influisce parecchio sulla velocita' di palla dell'erba anche l'altezza del taglio della stessa. ovviamente piu' il taglio e' regolato verso una maggior altezza, piu' lenta la palla sara'..poi gia' da anni decisero di giocare con palline piu' lente, e Federer dichiaro' lo scorso anno che le avevano ulteriormente rallentate..
- PaolorazUtente attivo
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Re: Esiste ancora il tennista da rete?
Konrad63 ha scritto:Paolo se ben ricordi, la volta scorsa con invocazioni stile "sciamano fai da te", avevo preservato i due campi da una pioggia certa e, a parte il fulmine caduto nel campo di papaveri, siamo riusciti a giocare.... inizio a "riscaldarmi" per domani...Paoloraz ha scritto:aspetto smetta di piovere, cappericchio!!
Eh, viste le previsioni, inizia a fare la macumba anche per domani allora... E preparati mentalmente anche a mollare la zazzolat per qualcosa di un "po'" diverso...
- CesareVeterano
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Re: Esiste ancora il tennista da rete?
- Konrad63Veterano
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Re: Esiste ancora il tennista da rete?
....e sapete che vi dico basta con questo stucchevole amarcord di giocatori vetusti S&V, e magari con presa continental e spazio ai giocatori moderni, full-western che giocano a 3 mt dalla linea di fondo e vanno a rete all'inizio della partita per la foto e alla fine per stringersi la mano
ps. intanto domani sfodero una Prestige Pro vergine e fresca de' incordatura....
- SuperGeoAssiduo
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Re: Esiste ancora il tennista da rete?
Andras ha scritto:
Hai l'aria di essere stato un tifoso di Lendl (com'ero anch'io all'epoca): ti ricordi quando rinunciava a Parigi per preparare meglio Wimbledon? Quando mise assieme con ore e ore di allenamento quel passante di rovescio in backspin che di fatto utilizzava solo all'All England Club? Il tennis su erba era letteralmente uno sport a se, tant'è che la massima di Clerici era "bisogna colpire la palla al volo perché se la fai rimbalzare solo il Cielo sa cosa succede!".
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Eh ho l'aria si, Lendl è stato il mio campione di riferimento; il suo dritto in corsa lungolinea un colpo d'antologia, non aspettavo altro!
Ammiravo anche altri eh, Edberg, Becker, McEnrore, Borg, che a Wimbledon sublimavano la loro perfezione tennistica. Poi il nulla, a parte rarissime eccezioni (Sampras, Federer e australiani in genere fino a che gli AusOpen si son giocati sull'erba).
- PaolorazUtente attivo
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Re: Esiste ancora il tennista da rete?
Konrad63 ha scritto: ps. intanto domani sfodero una Prestige Pro vergine e fresca de' incordatura....
Ooooh, ecco, così va già meglio!! Si comincia a ragionare!!
- benti77Frequentatore
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Re: Esiste ancora il tennista da rete?
Veterano ha scritto:E' tutto un discorso commerciale,nel senso che l'omolagazione delle superfici porta per forza allo stesso tipo di gioco da fondo,privilegiando sempre gli stessi giocatori.Detto in soldoni all organizzatore serve avere i giocatori di classifica alle fasi finali del torneo cercando di avere meno sorprese possibili.Con un tipo di superfice diversa le sorprese ci sarebbero eccome,infatti a seonda delle superfici e chiaramente dei materiali che permettegvano un gioco diverso,non era raro che il nuemro uno in carica le prendesse dal numero 30 o anche piu,Ora a parte qualche eccezzione di giocatore infortunato,le sorprese del genere sono ben poche.
Sante parole... Fortunatamente al nostro livello il s&v si puó fare ancora
- incompetennisAssiduo
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Re: Esiste ancora il tennista da rete?
- CrisidelmVeterano
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Re: Esiste ancora il tennista da rete?
- AndrasFedelissimo
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Re: Esiste ancora il tennista da rete?
- incompetennisAssiduo
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Re: Esiste ancora il tennista da rete?
Quella dell’erba di Wimbledon è un argomento che da sempre appassiona addetti ai lavori e non solo, e che negli ultimi 15 anni ha lasciato spazio anche a una buona dose di polemiche. Il prestigioso slam londinese si è trasformato infatti nel corso degli anni da un torneo su erba a un torneo su erba battuta, dove il rimbalzo alto e il servizio in kick sono diventati caratteristiche e armi sfruttabili anche da quei tennisti che qui, una volta, avrebbero probabilmente combinato assai poco. Non solo un’accusa portata dai nostalgici del serve&volley, ma un’inconfutabile verità risalente a un anno e un nome: Wimbledon 2001, Eddie Seaward.
Mr. Seaward è stato per più di ventidue anni il capo giardiniere responsabile dell’erba di Wimbledon e solo dopo l’Olimpiade del 2012 ha lasciato spazio all’attuale responsabile della manutenzione Neil Stubley. Dall’inizio del nuovo millennio però, Mr. Seaward - soprannominato The Grass Whisperer -, ha cambiato il modo di fare i prati. L’erba più famosa del mondo è stata infatti per anni il risultato di una mistura: al 70% si utilizzava la Lorrina Perennial Ryegrass (il loietto perenne) e al 30% il Barcrown Creeping Red Fescue (la festuca perenne). Un misto che garantiva un manto più soffice ma decisamente meno regolare e affidabile nel rimbalzo. Dal 2001 invece i campi di Wimbledon sono realizzati esclusivamente a Perennial Ryegrass, il loietto inglese, e questo oltre a un differente e ben più marcato lavoro con i rulli (più pesanti rispetto al passato), ha cambiato Wimbledon. Il mono-tipo d’erba tagliato a 8 millimetri su un fondo decisamente più compattato ha fatto sì che le palline avessero un rimbalzo molto più alto, regolare e prevedibile. I materiali tecnici han poi fatto il resto, marcando evidentemente la differenza con il passato.
Un cambiamento per cui esiste una spiegazione scientifica poi confermata da risultati una volta impensabili su questi campi. La semina di loietto puro ha fatto sì che l’erba crescesse più dritta mentre il mix precedente permetteva ai fili di erba di festuca di spingere verso il basso il loietto,creando una sorta di tappeto molto più scivoloso. Per questa ragione la palla tendeva a rimanere più bassa ma soprattutto a schizzare molto più velocemente, rendendo il gioco decisamente più veloce. Nel corso degli anni invece il loietto in purezza ha fatto sì che la differenza col passato si rendesse sempre più marcata, rallentando sensibilmente il campo (specie nella seconda settimana) e portando risultati come l’emblematico torneo del 2008, quando un strepitoso Rafael Nadal riuscì a battere nella storica finale terminata nell’oscurità il fin lì padrone incontrastato del giardino Roger Federer.
Un episodio che ha segnato probabilmente il vero passaggio dei tempi tra il Wimbledon che fu e il Wimbledon giocato attualmente, aprendo per la prima volta nella storia le possibilità a “tutti” i tennisti di poter sognare il trofeo più prestigioso del tennis ma sotterrando per sempre, al tempo stesso, una di quelle tradizioni tanto care ai britannici.
- ThirdEye_Veterano
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Re: Esiste ancora il tennista da rete?
- kingkongyVeterano
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