Il mono quando muore e il suo DT

Ciao a tutti
Il mono è la corda più usata, tra le sue caratteristiche c'è il fatto che dopo un pò 'muore'. In pratica ci si accorge che pur non rompendosi non è fornisce più le prestazioni che ci aspettiamo. Solitamente il calo prestazionale è accompagnato anche da una diminuzione della tensione dinamica. Tantevvero che di solito si consiglia di cambiare le corde quando il DT scende di circa il 20%.

Ora, la domanda è questa ... può succedere che il mono non sia più 'vivo' anche se il DT rimane ancora entro i limiti di sicurezza?
Parto da un caso fresco, mi era sembrato che le mie Silver avessero iniziato a lasciarmi dopo circa 11 ore di gioco ... però non ero sicuro delle mie sensazioni, tornando a casa il DT era rimasto ancora a 32 come esattamente dopo la quarta ora (il DT era 37 appena incordata, quindi ha perso poco più del 10%). Quindi sarei portato a pensare che la corda c'è ancora e che le mie sensazioni forse erano un pò falsate da una giornata decisamente sottotono.

Altra domanda per i massimi esperti, se incordo 4 nodi (ma anche 2 nodi credo sia lo stesso in questo caso) a una certa tensione, il DT finale cambia se ho fatto fare il prestretching automatico al 10%? Ovvero, il prestretching influenza il DT finale?

Grazie mille

Alla prima risposta ti sei dato una risposta parziale già da solo, ma le condizioni climatiche potrebbero avere influito: palle pesanti, clima freddo influiscono -oltre ad altri fattori ambientali tipo il gioco indoor nei palloni pressostatici- sulla resa specie dei mono.

Alla seconda domanda la risposta è "dipende dalla corda" nel senso di costruzione e materiali. Le influenze vanno da "molto marcata" nel caso di corde con guaine interne tipo la nuova DTB di KB a "quasi ininfluenti" su corde semplici come la Competition dello stesso fabbricante.

Bè in effetti ho giocato al coperto in una giornata umida (fuori pioveva, anzi diluviava), per la prima volta a roma con una temperatura sotto i 10°C .

Grazie mille